Spazi della ricerca e grandi infrastrutture scientifiche: nuovi dispositivi spaziali per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza

Spazi della ricerca e grandi infrastrutture scientifiche: nuovi dispositivi spaziali per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza

anno accademico:
2020–21

Responsabile Scientifico:
Prof. Massimo Faiferri

Assegnista:
Samanta Bartocci

Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU)

Il distacco tra comunità scientifica e società si fa sempre più sottile, aprendo nuove opportunità intorno allo sviluppo e alla diffusione generalizzata dei processi di apprendimento, oltre le Istituzioni scolastiche. È l’impegno strategico e condiviso dei contemporanei spazi della comunicazione scientifica, quello di fornire esperienze personali in ambienti intersoggettivi, che associno all’apprendimento il fare, la scoperta come fatto percettivo e corporeo (Hustvedt, 2016), nell’idea Freudiana per cui “la teoria è un’ottima cosa, ma non impedisce alle cose di esistere” (Strachey, 1995). Questa conquista definisce un avanzamento verso un’idea di formazione continua, partecipata e condivisa che, superando le attuali teorie e tecniche della pedagogia e andragogia, avvia nuovi programmi educativi e dunque nuove possibilità per i paesaggi della conoscenza, soprattutto in termini di sperimentazioni tipologiche e di funzionamenti condivisi che operano con il tema della costruzione della conoscenza come progetto delle relazioni tra elementi e processi a scale differenti. Le storie, la memoria, i mutamenti e le possibilità, riaffiorano nelle persone che vivono i luoghi, nel loro incontro si condiziona fortemente il futuro, in quella forma in cui tutto è in divenire.

Emerge così la necessità di un progetto dello spazio che alimenti la capacità di discernimento delle informazioni per poter effettivamente elaborare forme e modalità di conoscenza selettiva e di interazione/integrazione tra soggetti. Per questo il progetto di nuovi dispositivi spaziali per lo sviluppo e la diffusione della conoscenza, si pone come riferimento per la nuova realizzazione o adeguamento degli spazi dell’apprendimento e della ricerca in cui inedite relazioni tra territorio, scuola, ricerca scientifica e comunità definiscono il futuro dell’apprendimento e della convivenza civica.

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