Abstract
Le varie versioni del progetto elaborato da Jørn Utzon per il centro scolastico dell’Unione dei lavoratori danesi a Højstrup, presso Helsingør, tra 1959 e 1962, rappresentano un caso studio esemplare per esplorare la questione delle possibili traduzione in termini architettonici del concetto di paesaggio educativo contro i pericoli di una generalizzazione o neutralizzazione dell’ambiente. Nel progetto preso in considerazione un grande spazio unitario, continuo eppure molteplice, è fortemente caratterizzato dalle tensioni tra i vari elementi architettonici che lo definiscono: tra la modellazione a bassorilievo di una grande piattaforma rialzata rispetto alla lieve ondulazione del terreno e coperture plastiche che si librano al di sopra, declinando di volta in volta i rapporti tra ambiti specifici e continuità visive, costruendo nel complesso un paesaggio educativo di particolare vividezza.