Spazi e luoghi della conoscenza. La dimensione dell’apprendimento nei territori a bassa densità

Spazi e luoghi della conoscenza. La dimensione dell’apprendimento nei territori a bassa densità.

Anno accademico:
2020-21

Docenti:
Massimo Faiferri, Lino Cabras

Seminari di approfondimento: Samanta Bartocci, Laura Pujia, Fabrizio Pusceddu

Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU)

Corso di Laurea Magistrale in Architettura

Laboratorio Progetto Urbano

 

La città come aula scriveva il sociologo canadese Marshall McLuhan già nel 1977, venticinque anni dopo aver prefigurato, nel saggio The Mechanical Bride, le nascenti megalopoli come “villaggio elettronico globale”, in cui alla tradizionale comunicazione faccia a faccia fra individui si sostituisce la corrente continua dell’informazione e della rappresentazione sociale (McLuhan 1951; McLuhan 1977). Allo stesso tempo i mutamenti sociali, l’innovazione tecnologica, un più facile e veloce accesso alle informazioni in maniera massiva, porta ad intendere i luoghi dell’educazione come spazi della quotidianità. In questo senso possiamo rileggere lo spazio urbano come un grande, potenziale, spazio di apprendimento. Uno spazio di stimolo all’azione e portatore di conoscenza. A partire da questi presupposti teorici, tramite il lavoro di rilettura e modifica dell’esistente e i riferimenti ai casi studio più significativi dell’architettura moderna e contemporanea, si indagano i rapporti tra piccole scuole e i centri a bassa densità della regione Sardegna, fortemente interessati dal fenomeno dello spopolamento su più scale di relazione (territorio-città-scuola).

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